Astrologia e Arte: Giuseppe Capogrossi

Astropittura di Giuseppe Capogrossi

Astrologia e arte di Giuseppe Capogrossi, pittore italiano che nasce a Roma il 7 Marzo del 1900 ore 12.00 circa lui è un pesci, ascendente cancro ed ha ben 6 elementi in acqua, 5 in fuoco, 3 in aria, 1 in terra. Il suo pianeta dominante è Marte con Giove e Saturno. Venere invece è il pianeta che ha la più bassa percentuale di presenza.

Astrologia e Arte: Oroscopo di Giuseppe Capogrossi

Il consulto astrologico del suo tema natale fa subito emergere un tema natale di Giuseppe Capogrossi che si sviluppa quasi tutto nella parte alta del grafico. La sua Lilith che si trova angolare e cuspide tra la terza e quarta casa nel segno della vergine. Il che dà un senso di disagio per quanto riguarda la persona visto che si è trovato a fare dei studi classici laureandosi poi in giurisprudenza per poi diventare studiare arte con Felice Carena.

Essendo in vergine possiamo notare la buona relazione che lui ha avuto con la Francia. Che visitò per la prima volta con Fausto Pirandello per poi entrare a far parte della Scuola Roma con Lucio Fontana e Alberto Burri.

Sesta Casa astrologica

Guardando la sua pittura in occhio astrologico,  sembra un acquario con tanti pesciolini che si muovono uno dopo l’altro.  Essendo lui del segno dei pesci troviamo molto quest’immagine tipicamente acquatica. Come abbiamo detto in precedenza lui ha ben 6 elementi in acqua.

Arrivando alla sesta casa che è nel segno del sagittario il quale è rappresentato dal celeste. Abbiamo la presenza di Giove, Urano nel segno del Sagittario ed Saturno nel segno del capricorno sestile con Marte.

Proprio questo sestile con Marte emerge questo aspetto di catena di montaggio e questa rigidità pittorica apparendo senza prospettiva. La sua sesta casa si oppone alla dodicesima casa in gemelli. Giove in sagittario è nel suo domicilio ed esalta le tonalità celesti e le sfumature con l’arancione.

Purtroppo Questo bel Giove è in sesta casa che si trova nel suo esilio,  tende a far diventare il colore più spento e più freddo. Avendo anche la presenza di Urano che domina le tonalità del verde chiaro. Fa diventare  i colori di Capogrossi dei colori  metallosi.

Visto che Marte controlla il metallo ed è il suo pianeta dominante. Le immagini tendono a perdere armonia nella forma con poca morbidezza. La mancanza di venere nel tema natale non permette all’artista di esprimere al massimo la sensualità.

Oltre tutto questi segni sono in vergine. Lui ha Lilith in vergine, poi in sesta casa che è governata dalla vergine; ed  ha la presenza di molti pianeti. Ritroviamo gli elementi della sesta casa anche nella sua pittura che sembra una pittura industriale, come possiamo notare la sesta casa rappresenta il lavoro nella sua organizzazione gerarchica e burocratica e meccanicistica.

Nona casa astrologica

Proseguendo il nostro discorso tra astrologia e arte arriviamo alla nona casa, dove in posizione quasi angolare abbiamo Marte nel segno dei pesci. Come a dire che la presenza di Marte in maniera cosi determinata e forte, non solo porta l’artista a dipingere elementi tipicamente legati a Marte ma anche a problematiche di salute legate alla dodicesima. Come ad esempio i piedi e le infezioni.

Decima casa astrologica

Nella sua decima casa astrologica nel segno dell’ariete abbiamo Mercurio legato ai suoi gialli vivi e l’ariete legata alle sue tonalità rosse. Mercurio permette all’artista di avere una grande forza comunicativa visto che la sua dodicesima casa è in gemelli è anch’essa ricca di pianti.

Dodicesima casa astrologica

Concludiamo questa consulenza astrologica di Giuseppe Capogrossi con la sua dodicesima casa con una forte presenza della Luna, Plutone e Nettuno. Benché lui abbia avuto un forte talento credo che la sua Lilith in Vergine abbia condizionato molto l’artista del resto oltre alla Lilith angolare lui ha anche Saturno angolare quadrata a Mercurio.

Come dire una grande forza di comunicazione inespressa a livello internazionale che gli ha portato molti rancori e conflittualità perché è sempre stato visto come uno della Scuola di Roma. Solo dopo la sua morte grazie all’importante lavoro della famiglia nella raccolta della documentazione si è riuscito a costruire un immagine internazionale che fosse riconosciuto di pari livello a Lucio Fontana e Alberto Burri.

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