Come creare un obiettivo grazie al coaching

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Vediamo in questo articolo di comprendere come il coaching può  aiutarti. Il mio nome è Alex e mi occupo di coaching da molti anni, e sono un coach professionista. In questo articolo desidero riportare alcune alcune informazioni importanti che ti possono essere di aiuto per il tuo  sviluppo personale.  Coaching è uno valido strumento di comunicazione che attraverso lo scambio aiuta il coachee a prendere una direzione nella propria vita e a creare un obiettivo ben formato.

L’etimologia del coaching

E’ importante delineare alcuni aspetti del coaching che spesso creano confusione ecco perché è bisogna avere chiaro quali siano le dinamiche del coaching e gli ambiti di intervento, in tal modo non si crea un approccio confuso e confusionario.

L’etimologia della parola coaching viene da carro o carrozza che ha la simbologia dell’essere trainata dai cavalli. Pertanto la parola bisogna associarla con la parola traino, da qui deriva inoltre la parola Training..

Nel 1970 questo termine fu rivalutato e viene scelto negli istituti universitari per rappresentare gli insegnanti, che svolgono l’attività di tutore. Il termine fu cosi’ adoperato in ambito sportivo e poi in ambito professionale.

Di li a poco comincia una vera e propria letteratura nel mondo anglosassone che parla e descrive le tecniche di coaching. Le quali si basano non su valutazioni o giudizi ma su  domande che fanno riflettere lo sportivo  in seguito.

Facendo si,  che la volontà ed altri aspetti profondi della sua personalità si  mettano in gioco. Pertanto il soggetto non era più un esecutore pratico ma  diveniva  un esperto di se stesso.

I creatori del coaching

Oggi il coaching e applicato su molti aspetti e creando confusione ed in particolare modo in Italia, con  le parole anglosassoni  spesso confuse con altri significati. Tornando a noi il coaching è stato sviluppato negli anni Settanta da Timothy Gallwey  e poi ripreso in maniera eccelsa da John Whitmore il quale è stato il maggiore esperto di coaching del secolo passato.

Whitmore è stato capace di strutturare e creare un vero e proprio metodo, basato su una solida metodologia professionale che riconosce i coach come professionisti a tutti gli effetti.

Vi è da considerare inoltre che il coaching come altre discipline sono discipline flessibili e resilienti pertanto si adattano a molte dinamiche e si possono distinguere in molti tipi di coaching.

Tra i più noti abbiamo il Business Coaching e il Life coaching, poi abbiamo il Parent coaching e anche Astro Coaching o Coaching astrologico. Tra tutti queste metodologie di coaching dalla mia esperienza trovo molto valido sempre affrontare il coaching da due punti di vista.

Uno è sulle nostre potenzialità e l’altro punto di vista è sul nostro tallone di Achille il cui spesso non siamo consapevoli o fuggiamo dalla consapevolezza. Ecco perché trovo sempre valido tramite il tema astrale vedere il livello energetico delle persone per poi procedere a creare un obiettivo.

Cocahing e volontà

A tale riguardo vi sono molte scuole di pensiero, pertanto una soluzione giusta non c’è ! Alla base vi è solo la volontà di voler crescere e trovare tutte le strade possibili per cambiare in meglio la nostra esistenza su questa terra.

Trovo sempre valido prima di creare un obiettivo ben formato che bisogna sapere e conoscere il punto di partenza. Una volta fatto questo passo, si può poi passare alle tante tipologie di coaching per creare un obiettivo. L’obiettivo è chiaramente il punto di partenza e non di arrivo ma sappiamo bene grazie al coaching e all’astrologia a quale velocità andare e verso dove andare.

Alla base di un obiettivo vi è anche la possibilità di risolvere una situazione, se non si risolve il problema poi riappare sotto altre forme.. Ecco perché è importante definire un obiettivo ben chiaro e ben formato.

L’obiettivo è ben formato quando è chiaro e dettagliato, più rientra in questi aspetti e maggiore sarà la possibilità di riuscita. Maggiori dettagli ha l’obiettivo organizzato in una tempistica, in dei colori forme e misure e località geografiche maggiore sarà chiara la nostra visione imprenditoriale e di vita.

Ecco perché è importante pensare riflettere e rispondere alle domande di un coach il quale è più abituato a fare e a porre.

Il coaching ti aiuta a creare il tuo obiettivo

Il coaching ti aiuta a misurare il tuo obiettivo e dividerlo in tappe anche per capire bene cosa puoi raggiungere come ed in quanto tempo.

E’ evidente che ognuno di noi ha una struttura mentale o un tema natale differente dagli altri pertanto ogni volta bisogna trovare soluzioni giuste e mirate per ogni tipo di persona. Creando un obiettivo concreto e realistico. Se l’obiettivo non è realistico non è realizzabile.

Quando è realistico scatta in noi un sentimento di responsabilità e di concretezza perché l’obiettivo è definito e chiaro. Bisogna comunque sempre considerare che in ognuno di noi scattano molte dinamiche, come l’accettazione di noi stessi o della nostra dinamica familiare, la difficoltà di saper accettare, e molte altre dinamiche che non fanno altro che allontanarci dal nostro obiettivo presente e futuro.

Seguire un coach professionista ci dà la possibilità di seguire un modello mentale di approccio e di soluzione. Purtroppo ad oggi il 90% della popolazione pensa per problemi e non per soluzioni.

Quando lo schema del nostro pensiero si fossilizza sui pensieri automaticamente si blocca il nostro cervello. Ed il mondo è fatto in modo tale di portarti a pensare in questo modo in tal modo la persona non può interagire e rimanere bloccato a consumato e a sperare.

Purtroppo i modelli di riferimenti a livello sociali per molte persone sono irraggiungibili ciò non vuol dire che non possiamo arrivarci ma è importante sapere da dove si parte e dove si vuole arrivare.

Ecco perché una delle domande più note nel ambito del coaching e da 1 a 10 quanto quale è il tuo punteggio che ti dà certezza che arriverai al tuo obiettivo? 

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