Roma astrologica: Ignazio Danti nei Musei Vaticani

Ignazio Danti
Ignazio Danti

Roma Astrologica

Nel nostro tema della  Roma astrologica oggi scriviamo riguardo Ignazio Danti.  Importante cartografo dei Musei Vaticani, il quale ha avuto un ruolo importante nella Roma astrologica del Cinquecento. Visto che lui ha anticipato molte il lavoro di Galileo Galilei il quale sarà presente in Vaticano il secolo successivo. 

Danti  nasce a Perugia il 20 aprile del 1536 non avendo l’ora esatta abbiamo messo le ore 12.00 per avere alcune indicazioni in più. Lui è stato un matematico, astronomo, cosmografo e vescovo italiano ed è molto famoso per aver progettato e dipinto la galleria delle Mappe nei Musei Vaticani.

Lui è un ariete ascendente leone con Luna in sagittario, ed ha ben sei elementi in fuoco, uno in aria, tre in terra e quattro in acqua. Benché l’artista, nasca in una famiglia di architetti e di pittori, Ignazio Danti vuole comunque portare avanti la sua passione: la matematica e la scienza. 

Nel 1955 entra nell’ordine domenicano, e nel 1967 fu inviato a Firenze da Cosimo I de Medici duca della Toscana che lo chiamò per avvalersi dei suoi servigi e per far rinascere la matematica e gli studi astronomici nei nuovi domini appena acquisiti.

L’astronomia nella  Roma astrologica  

Nel consulto astrologico della prima casa, vi è la presenza di Saturno in prima casa all’ascendente; con una posizione angolare nel segno del leone. Come a significare che Danti fin dalla nascita nasca con il talento di un pensiero già strutturato e calibrato portato ai calcoli e alle misure. Se la prima casa rappresenta l’io, Saturno rappresenta una forte senso logico e razionale che va a rinforzare fortemente la parte mentale del soggetto. Come che lui fosse un soggetto cerebro centrico.

Che lo rende a sua volta una persona piuttosto sola e dedito all’ordini religiosi. Inoltre avendo l’ascendente nel segno del leone, Ignazio Danti viene portato ad una vita ascetica, con una mancanza di sessualità vivendo con molte privazioni. 

Ignazio Danti nella Roma astrologica

La quinta casa astrologica crea un bel trigono con Saturno all’ascendente e il Sole, vi è la presenza della Luna in quinta casa nel segno del sagittario.  L’artista sarà molto bravo a seguire il movimento lunare per verificare la geografia e lo studio della cosmogonia. Luna in sagittario rappresenta anche i viaggi è l’estero. Ignazio Danti era molto preparato al livello geografico visto la sua epoca. La Luna in quinta casa rappresenta la sua intuitività e la sua forte sensibilità a livello percettivo e astronomico. Essendo in quinta casa può anche rappresentare la sua presenza lavorativa a Roma, per la sua grande opera svolta a Roma presso il  Vaticano nella galleria delle carte geografiche. 

Cosmologia e cosmogonia

In sesta casa abbiamo la presenza di Plutone in opposizione a Saturno nel segno dell’acquario. La sua sesta casa si divide tra il segno del capricorno e dell’acquario. Facendo intendere la forte  l’abilità nello studio delle teorie cosmologiche. Inteso come studio della terra e studio del cielo attraverso strumenti uraniani;  come potrebbe essere il telescopio. Inoltre con Plutone in sesta casa emergono anche degli aspetti non estremamente positivi che possono essere inquadrati con una forte pressione, da parte del clero e del Papa. Che ha condizionato fortemente le ricerche di Ignazio Danti e che  non sia stato riconosciuto e ricordato come lui avrebbe voluto.  Inoltre Plutone fa vedere  l’artista come un personaggio che si avvale del lavoro altrui per farlo proprio.

Mi fa riflettere che essendo stato nominato Vescovo di Alatri da Gregorio XIII,  fa presumere  che a Roma non fosse indispensabile… 

Corvi del malaugurio

In ottava casa nel segno dei pesci abbiamo Venere in esilio in ottava casa ed in esaltazione nel segno dei pesci. Trigono a Marte nel segno del cancro in dodicesima casa. La presenza di Venere trigono alla dodicesima casa. La quale  mi fa  pensare alla sua istituzione religiosa, che può essere vista come un’istituzione nascosta conventuale.  Lo stesso abito nero dei domenicani tende a essere un abito un po malaugurate. Come  che rappresentassero la morte dell’ottava. Essendo stato un vescovo è fuori di dubbio che avesse a che fare anche con i funerali in senso lato visto la sua professione, infatti nel 13 giugno del 1584 promulgò disponendo tra l’altro che le sepolture venissero fuori dalle chiese.   In nona casa in ariete abbiamo il Sole, Nettuno e Giove come a significare che la sua fortuna sia stato il lo studio del cielo e del mare. La sua rappresentazione ai Musei Vaticani di Roma Astrologica rappresenta molto bene tutti i mari intorno alla penisola italiana. La nona casa rappresenta i viaggi, la religione e la filosofia. Come  anche la matematica ma vista da un punto di vista esoterico come una matematica quantica o astrale. Anche qui sia Nettuno che Giove sono trigoni ad Urano e a Marte in dodicesima casa. 

Astronomia e scoperte 

 Abbiamo in decima casa la presenza di Mercurio come a significare che il suo successo è dovuto in particolare modo alla sua comunicazione anche post mortem. Il suo Mercurio è nel segno del toro per rappresentare la comunicazione che lui trasmette riguardo la geografia e la terre emerse.  Dobbiamo notare inoltre che il suo Mercurio è trigono a Saturno e Plutone. Che da il senso del misurare i territori con i suoi mari vulcani e le sue montagne.  In dodicesima casa del tema natale d’Ignazio Danti abbiamo Urano e Marte nel segno del cancro. Come già sappiamo la dodicesima casa rappresenta dei luoghi chiusi come nel suo caso il convento o un’istituzione religiosa a cui lui faceva parte. Inoltre  Urano in dodicesima rappresenta anche una certo realismo dinamico che spinge il Danti ad avere nuove idee di ricerca e di comprensione del cosmo sempre più sotto una forma scientifica che magico-religiosa.  

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