Caratteristiche dell’ascolto attivo
Ascolto attivo: Caratteristiche dell’ascolto attivo
Le caratteristiche dell’ascolto attivo sono una moltitudine, e spesso non è semplice correlarle se non si conosce bene il principio dell’ascolto. Visto che parlare d’ascolto è come parlare di un universo sia interno a noi che esterno a noi. Al momento sono pochi i veri esperti d’ascolto in quanto molti pensano che l‘ascolto attivo è frutto di una tecnica che tutti possono imparare ed applicare.
In parte e vero ma non è cosi semplice; visto che l’ascolto è correlato al nostro inconscio e alla parte più profonda del nostro essere e si manifesta attraverso la nostra voce. Pertanto il nostro ascolto condiziona enormemente la nostra vita e le nostre relazioni; a causa del filtraggio dell’informazione che viene svolta dai nostri orecchi, sia interni che esterni.
Quali sono le caratteristiche dell’ascolto ?
La prima caratteristica a cui nessuno pensa è la nostra postura. Più la nostra postura è verticale e migliore è il nostro ascolto. Poi vi è un altra caratteristica di grandissima importanza che è la lateralità d’ascolto che si distingue tra destra e sinistra.
L’ascolto destro è l’ascolto attivo e quello sinistro è passivizzante, ed è difficile rendersene conto. A causa della complessità del fenomeno. Del resto la funzione dell’ascolto è una funzione che coinvolge tutto il sistema muscolare.
Il muscolo più piccolo del nostro corpo umano; è un piccolissimo muscolo estensore che regola il meccanismo della staffa e del martello. Il quale consente all’informazione di essere elaborata in un certo modo e trasmessa poi al cervello.
L’ascolto attivo per essere tale deve essere destro il quale consente il coinvolgimento di tutti i muscoli estensori del corpo i quali sono dominanti nella persona. Grazie al fatto che il sistema neurovegetativo è governato dal nervo pneumo gastrico. Il quale è un nervo che oltre a coinvolgere molti organi è un nervo asimmetrico benché sia speculare. E pertanto il messaggio è più rapido a destra che a sinistra.
Ascolto attivo tecniche
Essendo l’ascolto gestito in particolar modo dal quinto e settimo nervo facciale, le tecniche sono varie che si possono praticare per esercitare l‘ascolto attivo. Ossia esercitare i muscoli dell’orecchio interno. Anche se non è cosi’ semplice come sembra; perché lavorare sull’ascolto significa lavorare sulla coscienza più profonda e spesso questo aspetto è a noi scomodo. Visto che ci fa accettare determinati aspetti della nostra vita che tendiamo a rifiutare.
Una prima tecnica di ascolto attivo è quella ti porre fonti sonore sempre al lato destro del nostro corpo, e quando si è in un discorso bisogna osservare il nostro viso se fa esporre di più il lato sinistro o il lato destro. Anche quando si risponde al telefono con quale orecchio rispondiamo? Con il destro o il sinistro?
Un altra tecnica molto importante per l‘ascolto attivo è la postura d’ascolto la quale consente di tonificare i muscoli dell’orecchio attraverso una specie di meditazione. Che viene svolta possibilmente con delle fonti sonore analogiche e non numeriche, ascoltando sempre con il lato destro del nostro corpo.
Cosa si intende per ascolto attivo?
Questa è una bella domanda ed è complesso rispondere, visto che ognuno ha il proprio ascolto ed ognuno interpreta l’ascolto come vuole perché se no dovrebbe riconoscere i propri limiti e lavorarci su. E questo non è cosa facile da fare, in particolar modo con l’ascolto. Visto che l’ascolto essendo gestito da due orecchi rappresenta la relazione genitoriale che ognuno ha. L’orecchio destro rappresenta il padre ed il sinistro la madre, come i due Luminari in astrologia.
Pertanto l’essere umano si trova per tutta la vita a dialogare con questa dinamica; e c’è chi riesce meglio e chi ha maggiore difficoltà. Ricordandoci che a livello cosmico la Luna e la madre trattengono e tendono a rendere la persona meno attiva e a trattenere le forze attraverso le forze di gravità.
Invece il padre ed il Sole tendono a liberare la persona, da un processo edipico facendolo evolvere. Rimane però il problema della “madre terra” che con la sua forza di gravità tende sempre a trattenere e portare tutto verso il basso.
Ecco il perché l’ascolto attivo è un aspetto complesso d’applicare e non bisogna mai smettere di lavorarci; cercando di rimanere sempre più verticale e verticalizzati.
Come allenare l’ascolto attivo?
A prescindere delle tecniche commerciali le quali sono abbastanza limitate, allenare l’ascolto può essere molto complesso. Ad ogni modo come ho già detto un modo è quello di porre fonti sonore al lato destro del nostro orecchio.
E poi negli anni essere molto perseveranti nel rimanere dritti. Ossia lavorare con tecniche come ad esempio l’osteopatia, il Metodo Feldenkrais i Metodo Rolfing, Metodo ALexander, Yoga e molti altri metodo che vi aiutano a sbloccare le tensioni del sistema para simpatico sinistro aiutandovi a rendere i muscoli estensori dominanti.
Ce ne accorgiamo quando dopo un certo tipo di esercizio la quinta e settima vertebra si riescono a sbloccare da sole, facendo si che l’orecchio riesce a posizionarsi in maniera corretta. Evitando in tal modo che le vertebre rimangano attaccate portando la persona ad essere incurvata.
Ciò che è molto importante in particolar modo nello Yoga: è quello di non produrre mantra o suoni che non appartengono alla vostra lingua. Perché rischiate poi d’interferire sul proprio Auto ascolto e provocare un meccanismo depressivo. Che vi spiegherò in un secondo momento.
Caratteristiche dell’ascolto attivo: Coaching ed ascolto attivo
Come spesso ho menzionato l’ascolto è grande quanto l’Universo se non la stessa cosa e pertanto le applicazioni possono essere le più varie. Nella relazione di Coaching ed ascolto attivo ed anche nella relazione di Counseling ed ascolto attivo. Sicuramente emergono molte dinamiche e pertanto è complesso stabilire una correlazione. Come esperto d’ascolto la prima cosa che ascolto è la qualità della voce. Nel senso ascolto la frequenza della voce di una persona, il quale è il primo indicatore della persona. Poi vi è il tono e il linguaggio verbale e non verbale ed in fine la scelta delle parole.
Pertanto sono molti aspetti che occorre osservare, per poter aiutare una persona. Vi è però un aspetto fondamentale nella relazione del coaching e nella relazione del counseling: Quando una persona è coinvolta in maniera profonda l’ascolto attivo si attiva naturalmente portando la persona a essere più consapevole e motivata. La quale motivazione porterà la persona a raggiungere il proprio obiettivo che produrrà un cambiamento.
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